Normativa

In occasione della nuova normativa sul credito al consumo, approvata dal Parlamento Europeo nel 2008, ed entrata in vigore nello scorso mese di settembre, è stata totalmente rivista anche la disciplina relativa ai mediatori creditizi.
In particolare lo scorso 19 settembre è entrato in vigore il Decreto Legislativo 141 del 13 agosto 2010 che allinea l’Italia alla normativa europea del credito al consumo, ma non solo … infatti attraverso tale decreto è stato ridefinito l’accesso ed il ruolo della professione del mediatore creditizio. Tuttavia il nuovo schema sembra allontanare la detta figura dall’ambito professionale inteso quale esercizio di attività libero ed intellettuale per ricondurlo in un settore più propriamente imprenditoriale .
Con il D.Lgs. 141/2010 il quadro normativo dei mediatori creditizi cambia totalmente, a sfavore della categoria. Tra i vari cambiamenti introdotti, A.I.CO.FI. pone attenzione su una modifica in particolare: nel nuovo albo non potranno essere più iscritte persone fisiche, ma solo ed esclusivamente Società di capitali (SRL,SPA, SAPA) con un capitale minimo non inferiore ai 120.000,00 €. Ciò significa, in pratica, che tutti i professionisti del settore già provati dalla crisi e non in possesso di un’adeguata capacità economica saranno costretti ad abbandonare in tempi brevi (la Banca d’Italia blocca l’accesso all’albo già dal prossimo 18 novembre 2010), il segmento del mercato del lavoro in questione. Dunque, in un momento di recessione così drammatico, si perderanno ancora, di qui a pochi mesi, ulteriori, tantissimi professionisti e posti di lavoro dell’indotto.
Ed è proprio per affrontare questa gravissima situazione di fatto e di diritto, che A.I.CO.FI. necessita, oggi e non domani, di acquistare potere in termini di adesioni, in modo poi da poter essere messa in condizione di lottare nell’interesse della categoria.